Ridurre, riutilizzare, riciclare: con la tecnologia CPC Carbon Prestressed Concrete è possibile mettere in pratica l'approccio delle 3R. Con la tecnologia CPC, sviluppata nell'ambito di un progetto di ricerca a lungo termine presso l'Università di Scienze Applicate di Zurigo Winterthur (ZHAW), le lastre di calcestruzzo sono rinforzate con sottili trefoli di carbonio precompressi al posto delle consuete armature in acciaio. Poiché il carbonio ha una resistenza alla trazione molto elevata e non si corrode, si creano elementi in calcestruzzo molto sottili, con la stessa capacità di carico e durata. Rispetto ai materiali convenzionali, i pannelli CPC sono da tre a quattro volte più sottili, pesano meno e consentono di risparmiare circa il 75% di materiale. Grazie alla precompressione, i pannelli rigidi rimangono privi di fessure anche sotto carico di servizio e possono essere riutilizzati 1:1 dopo l'uso.

I pannelli prefabbricati e tagliati su misura vengono uniti per formare elementi costruttivi mediante sistemi di connessione e assemblati in una struttura portante in loco in tempi molto brevi. Ciò offre affidabilità, precisione e risparmio nella progettazione. La progettazione digitale della struttura portante può anche essere perfettamente integrata nel BIM (Building Information Modelling).